Venus optic 15mm

Recensione Venus Laowa 15mm f/4

Non molto tempo fa scrivevo:

“Pensate che bello sarebbe poter montare i classici filtri a vite da 77mm su un grandangolare da 15mm, magari dal prezzo umano. Non sarebbe male vero? E magari con la capacità di shift che riduce il problema delle linee cadenti quando inquadriamo un edificio dal basso e con in più anche la funzione Macro 1:1.

Quest’ottica non solo esiste ma costa meno di mille euro. Ed è venuto il momento di testarla.

Unboxing

La piccola confezione ospita all’interno l’obiettivo ben sigillato nella sua confezione di plastica che viene accompagnato dal paraluce fornito quindi di serie, troviamo inoltre un piccolo manuale di istruzioni e la garanzia internazionale.

venus laowa 15

L’obiettivo si presenta piccolo e compatto ma sufficientemente solido, la leva che controlla lo shift è posizionata lateralmente e bisogna far un po’ la mano all’azionamento a scatto mentre le due ghiere che controllano rispettivamente la messa a fuoco e i diaframmi sono ben raggiungibili una volta montato l’obiettivo sulla reflex, nello specifico la ghiera dei diaframmi non è dotata di microscatti ed è libera di ruotare.

Le dimensioni sono molto contenute, qui sotto si vede la differenza con un grande obiettivo zoom come il 16-35 Nikon.

Paesaggio

Il campo di elezione del laowa 15mm è senza dubbio il paesaggio e si è dimostrato un valido alleato per la sua leggerezza nel trasporto e la facilità di utilizzo, fattori che spesso vengono sottovalutati.

La focale spinta regala sempre grandi emozioni a patto di saper comporre bene l’immagine, consiglio di usare un diaframma intorno a f8 per massimizzare la resa dell’ottica. Notate la bella stella creata dall’illuminazione del ponte, non è stata postprodotta!

venus laowa 15

Chi fotografa da tempo sa quanto possa essere fastidioso trasportare obiettivi pesanti e ingombranti senza contare che su queste focali i prezzi posso salire notevolmente. L’unica raccomandazione è di prestare attenzione al ghost e flare prodotti dal sole quando viene inquadrato agli angoli del fotogramma, ne parlerò meglio più avanti nell’articolo.

Le dolomiti di sesto sono un vero spettacolo della natura, considerate a ragione tra i luoghi più belli del mondo sono raggiungibili a piedi dopo una bella camminata che ho descritto nel dettaglio nella guida alla scoperta delle tre cime di lavaredo. E’ un luogo ideale per testare le ottiche destinate al paesaggio perchè le condizioni meteo possono cambiare velocemente e può nevicare già nei primi giorni di settembre.

L’immagine qui sopra vale più di mille parole: il laowa 15mm ha superato la prova con qualche riserva, avendo solo cura di mascherare il sole con la mano per evitare ghost e flares e accettando un compromesso di morbidezza agli angoli estremi quando si riprendono oggetti con molti dettagli come le rocce

Generalmente compongo le fotografie orizzontalmente, ma in questo caso particolare ho girato di novanta gradi la lente e scattato questa immagine. L’obiettivo mi ha permesso questa incredibile composizione dal basso.

Le ghiere sono facili da usare e si fa velocemente la mano all’assenza dello scatto di conferma del diaframma, montare i filtri è altrettanto veloce e la filettatura è ben realizzata. Il paraluce di plastica aiuta a ridurre le infiltrazioni di luce ed è facile da montare. Nella foto sotto ho usato un filtro nd 10 stop

Macro Ambientata

Una volta montato sulla reflex è facile farsi prendere dalla voglia di fotografare tutto, soprattutto per capire fin dove è possibile usarlo in macro.

L’ingrandimento massimo effettivo è circa 1:2 perché andando oltre la distanza di lavoro tra la lente frontale e il soggetto diventa troppo risicata e quasi impossibile da gestire e le ombre proiettate dalla sagoma dell’obiettivo sul soggetto diventano difficili da evitare.

Non ci sono linee guide da seguire perchè non esistono al mondo lenti con focali da 15mm che lavorino in questo modo. Dovrete fare da apripista, inventandovi nuovi modi di fotografare!

La vera novità di questa lente è la possibilità di fare macro ambientata, posizionando il soggetto in primo piano è possibile immergerlo nel paesaggio circostante per creare scatti interessanti e fuori dal comune, questo grazie alla focale molto spinta e la ridotta distanza di messa a fuoco.

Anche una piccola lumaca che scivola lungo un sentiero può diventare il soggetto principale di un paesaggio di campagna che sfuma sullo sfondo. Il live view exposure simulator non funziona e dovrete farci la mano.

Se vi dicessero che questo bellissimo Macaone è stato ripreso con un 15mm a mano libera ci credereste?

Una via di mezzo tra le due foto sopra citate può essere la macro ambientata con minori ingrandimenti e utilizzando il crop di photoshop come qui sotto.

Aberrazioni cromatiche (purple fringing)

Una spiegazione esaustiva su questo fenomeno la trovate qui nella pratica si traduce in un alone sfumato generalmente viola o verde intorno alla sagoma del soggetto e viene influenzato da diversi fattori. Il loawa 15mm produce una moderata aberrazione ed è facilmente rimovibile via software e  diaframmando un po’.

Vignettatura con Shift e senza shift in fullframe

La possibilità che un’ottica così estrema possa vignettare su fotocamere fullframe è plausibile e non deve stupire affatto, generalmente basta l’intervento del software di sviluppo del raw per eliminare il problema alla radice.

Fino ad oggi non esisteva in commercio un’ottica con funzione shift da 15mm di focale e usandolo senza decentramento non ci sono problemi.

Utilizzando lo Shift invece la vignettatura diventa piu’ presente e per eliminarla si deve intervenire con il pennello di camera raw e contemporaneamente agire sui relativi controlli.

Ghost e Flare

Tutte le ottiche grandangolari, soprattutto quelle molto spinte sono più esposte al rischio di Ghosting e Flares ed è evidente anche usando un top come il nikon 14-24 f2.8, che costa molto di più ma soffre circa dello stesso problema; va meglio con questo Zeiss  ma parliamo di 2500 euro. 

Con la tecnica che descriverò più avanti è possibile rimuoverli, ora diamo invece un’occhiata al test che ho svolto fiume Trebbia.

E’ un problema che si presenta quando il punto luce è negli angoli del frame. La tecnica per ridurlo consiste nel riprendere una seconda foto, uguale alla prima ma avendo cura di mascherare con il dito il sole e sovrapponendole poi in photoshop utilizzando una maschera di livello. Spiegherò in un prossimo articolo questa tecnica con degli esempi. 

Una volta che il sole entra negli angoli del frame appare il ghost tanto maggiore quanto più aperto è il diaframma, tenetelo a mente quando usate un grandangolare spinto.

Prova di vignettatura filtri

Questa è la vera forza del laowa 15mm e per i paesaggisti è una caratteristica irrinunciabile, a differenza di altri grandangolari può infatti montare dei comunissimi filtri da 77mm di diametro e la cosa non è di poco conto, anzi è uno dei motivi di critica verso la concorrenza.

Si possono montare senza problema anche i filtri lee 100×100 con anello adattatore wide ma consiglio di usare solo il primo slot altrimenti la vignettatura si farà davvero pronunciata.

Le foto del test qui sotto sono volutamente esasperate in postproduzione per evidenziare la vignettatura che nella realtà è meno presente. La diversa luminosità prodotta dai filtri dipende solo dall’esposizione leggermente diversa.

Filtro B+W 10 stop ND3

Filtro  Haida slim PRO II Digital MC SET 

Filtro Lee – Set Completo starter kit

Come si puo’ notare non ci sono grossi problemi su macchine fullframe a meno di utilizzare il decentramento. Lo shift +6mm crea delle zone completamente nere agli angoli.

Una tecnica per eliminare la vignettatura prodotta dallo shift +6mm consiste nell’usare il timbro clone di photoshop oppure Modifica->Trasformazione Libera.

Decentramento Shift 

Eccoci qui, la curiosità era tanta e il test ha risposto a molte domande una tra tutte l’usabilità in architettura. La distorsione che produce è di tipo “a baffo” e sto cercando di creare un profilo ad hoc per eliminarla direttamente da camera raw, la pubblicherò non appena finita; la prima foto è ottenuta senza l’uso del decentramento e le linee convergono verso l’alto come normalmente succede inquadrando l’edificio dal basso.

laowa-15mm-no-shift.thumb.jpg.c95802e34e

Utilizzando il decentramento verticale di +6mm si correggono parzialmente queste distorsioni prospettiche e l’immagine risulta più naturale ma come notate è comparsa la vignettatura di cui vi parlavo.

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Lavorandola velocemente in camera raw tramite l’uso dei pennelli selettivi è stato possibile ridurre il problema che volendo con più tempo si può completamente eliminare con un passaggio di timbro clone in photoshop.

560cd17472bcd_laowa-15mm-shift6-no-vigne

Rimane la distorsione a “baffo” delle linee orizzontali che richiede un profilo della lente, mentre ho notato una certa perdita di nitidezza ai bordi usando il decentramento.

  • Considerazioni Finali

L’ottica è particolarissima, le funzioni di cui dispone sono uniche e le possibilità creative offerte sono tutte da esplorare, in questo mese di test ho cercato di coprire i diversi settori di mio interesse e il giudizio finale tiene molto in considerazione il prezzo a cui viene proposto e non potrebbe essere altrimenti, obiettivi come lo zeiss 15mm costano molto di più e in futuro vorrei confrontarlo con il samyang 14mm in un test approfondito in notturna; avendoli tutti e due nello zaino mi sono accorto che la possibilità di montare i filtri da 77mm me l’ha fatto preferire in moltissime occasioni e penso sia questo l’asso vincente del laowa 15mm così come il prezzo

La nitidezza è buona al centro e deteriora un po’ agli angoli ma è sufficiente a coprire le necessità di paesaggio, dove consiglio una apertura di f8 per mantenere un buona resa generale. Ho notato una certa curvatura di campo che controllerò prossimamente, però osservando lo scatto delle tre cime si capisce come si possa fotografare il paesaggio senza preoccuparsi eccessivamente di questo aspetto, ottenendo ottimi risultati. Come ogni grandangolare spinto va fatta attenzione al ghost/flare quando viene inquadrato il sole agli angoli del frame, in questo caso va necessariamente chiuso il diaframma e/o scattata un’altra foto coprendo con il dito il sole e poi sommata alla precedente con le maschere di livello di photoshop.

Il Laowa 15mm va molto d’accordo con i filtri circolari cosiddetti slim, cioè con un profilo ridotto senza produrre vignettature importanti, mentre nei filtri a lastra in coppia gli angoli diventano visibilmente più scuri ma abbiamo visto che è possibile risolvere questo problema in post produzione.  Il laowa 15mm è di metallo e la costruzione è sufficientemente solida, non aspettatevi il feeling e la costruzione di uno zeiss e sarebbe assurdo visto il prezzo ma è comunque riuscito a scattare a 2600m di quota con 2 gradi di temperatura e conto di fargli provare i -15° tra qualche mese. La garanzia di 3 anni dovrebbe garantirci una certa tranquillità, ma come al solito non mancherò di aggiornare la recensione in caso di eventuali problemi durante le future uscite fotografiche, per ora non ne ho avuto nemmeno uno.

La funzione più curiosa e divertente è sicuramente la Macro che rende possibile realizzare scatti molto particolari e d’impatto in modo semplice, tenendo a mente che la distanza dal soggetto si riduce molto all’aumentare dell’ingrandimento e se non state attenti potreste spaventare il soggetto facendolo scappare sul più bello. Ricordatevi che la simulazione di esposizione in live view non funziona e dovrete impegnarvi un po’ ma usare questo obiettivo è divertente e viene naturale sperimentare nuove inquadrature e composizioni insolite.

In conclusione, se siete paesaggisti e volete un grandangolare spinto da 15mm che pesi poco con portafiltri da 77mm il laowa 15 potrebbe fare al caso vostro. Nel momento in cui scrivo non esistono alternative economiche e per quel che costa vi consiglio di provarlo!

Mi avete chiesto come iniziare ad elaborare le foto con il piede giusto, io vi consiglio questo libro che reputo tra i migliori per chiarezza e numero di esempi proposti, provatelo!

cccccccc.jpg

Dati tecnici:

Focal Length15mm
Maximum ApertureF/4
Minimum ApertureF/32
Angle of View110 degrees (FF)  85 degrees (APS-C)
Format CompatibilityFull Frame
Shift (for APS-C sensors only)+/- 6 mm
Lens Structure12 elements in 9 groups
(High Refractive Elements x 3pcs, Extra-low Disperson Elements x 1pc)
Aperture Blades14
Min. focusing distance
(Subject to Sensor)
 12 cm
Min. working distance
(Subject to Front Element)
0.47 cm (1:1)
Max. Magnification Ratio1:1
FocusManual Focus
Filter Thread77mm
Dimensions 83.8 x 64.7 mm
Weight                                    410g 

Qui sotto trovate tutte le informazioni

http://www.venuslens.net/product/laowa-15mm-f4-wide-angle-1x-macro-lens/

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About Gabriele Spadoni

Fotografo, informatico e blogger con mille idee per la testa e un approccio scientifico alla gestione del colore. Scrivo articoli informatici come li vorrei leggere sulle riviste specializzate.

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9 comments

  1. Lente davvero interessante!

    Personalmente mi piacerebbe molto vedere un confronto di qualità d’immagine con altri grandangoli, come ad esempio un 16-35.

  2. Sulla carta è niente male proprio. Inoltre: piccolo ingombro grazie all’F/4 e paraluce amovibile (per molti non è un problema ma per me lo è). Da provare sicuramente.

  3. ciao, testata la lente?

  4. I’m the Venus optical staff, really want to hear your presious opinions about our products. Could I have your e-mail address? And if you need any help from our side, we would be glad to provide support. Thanks.

  5. Ciao,
    Essendo interessato all’acquisto della lente ma sommerso dai dubbi ti chiedo se ti è capitato di usare la lente con i SB R200 e loro anello SX-1?
    Il mio timore è la vignetatura e, ancora peggio che i flash entrino nell’inquadratura, è possibile? Parlo di FX ovviamente.
    Con il Sigma 15mm fisheye è possibile ma bisogna ridurre il sensore da 36 a 24MP (D810) ma qui parliamo di 180°…
    Grazie!
    T.

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