E’ sorprendente osservare simili novità da parte di EIZO il cui approccio tecnologicamente conservativo ha caratterizzato da sempre le nuove uscite. Altrettanto sorprendente è la risposta data ad alcune osservazioni riguardanti vecchie soluzioni di design che non avevano convinto e che sono state prontamente migliorate.
A quanto pare in Giappone qualcuno ci ascolta.
Il nuovo monitor top di gamma per fotografi e videomaker si sdoppia in due versioni, entrambe da 27 pollici una con risoluzione 163ppi 4K UHD e l’altra con una risoluzione di 109ppi e 2560 x 1440 pixel. In questa recensione ho testato la seconda, il CG2700s.
Novità
La presenza di un hub al quale collegare praticamente ogni cosa è una grande innovazione del CG2700s che diventa così una vera docking station in grado di sollevare il pc da qualsiasi incombenza.
Il connettore ethernet RJ45 è senza dubbio una novità nel panorama dei monitor professionali. L’hub laterale ospita anche quattro porte usb,due delle quali nella versione 3.1.
E’ sufficiente collegare la sola usb-c per fare tutto: si può caricare la batteria del Laptop fino a 90W, far passare il segnale video e audio, il segnale usb e rete internet/intranet: la presenza del connettore RJ45 è una vera chicca.
La differenza con la vecchia generazione di monitor non riguarda solo la presenza della docking station, ma indubbiamente questa soluzione regala una pulizia e un ordine sulla scrivania degna di nota.
Muovi il mouse a destra e sinistra sopra l’immagine. [twenty20 img1=”10416″ img2=”10417″ offset=”0.0″ hover=”true”]
Costruzione
L’EIZO CG2700s ha uno chassis dal design razionale composto da polimeri di buona qualità e nonostante non raggiunga l’eccellenza, si nota una certa volontà di renderlo quanto più possibile pratico e funzionale e il meno modaiolo possibile, scelta che per alcuni potrebbe sembrare fin troppo conservativa ma che i “vecchi” proprietari di monitor EIZO hanno già metabolizzato da tempo.
La politica dei piccoli passi prosegue, quello che sembra a tutti gli effetti il modello precedente in realtà nasconde delle migliorie sostaziose: una nuova griglia microforata in metallo permette un raffreddamento molto efficace e consente di abbattere anche il più tenue dei rumori.
A differenza di altri produttori ho notato come EIZO tenda a “curare” anche i piccoli dettagli, ad esempio avrebbero potuto fare due semplici fori passanti e invece hanno realizzato una copertura in alluminio molto elegante.
A volte in passato è capitato di assistere a soluzioni decisamente poco riuscite, parlo in particolare di quell’anello per i cavi che ha fatto discutere e di cui mi sono lamentato più volte. La bella notizia è che l’hanno riprogettato partendo da una vecchia ma ottima soluzione.
Piccoli dettagli che però fanno la differenza e che mi convincono sempre di più che i progettisti leggano le recensioni e prendano spunto. Se così fosse sarebbe un ottimo modo di lavorare.
Il CG2700s ha un piedistallo removibile che permette l’utilizzo di accessori VESA100. Consente di muovere il monitor verticalmente con una escursione di 16 cm dalla posizione più bassa a quella più estesa ed è possibile reclinarlo di 35° e in avanti di +5°.
Il CG2700s permette la modalità Portrait (verticale) e la comoda maniglia che ne consente i movimenti è ricavata con uno spazio sotto il marchio del gruppo Giapponese.
Difetti? La palpebra paraluce. Nel corso degli anni è peggiorata sia qualitativamente che a livello funzionale e non consente l’utilizzo in modalità portrait. E’ un dettaglio, ma sicuramente è da migliorare.
Analisi Strumentale
EIZO è l’unica casa produttrice ad avere due modalità di funzionamento della retroilluminazione, il merito è del digital uniformity equalizer o DUE realizzato dalla casa giapponese grazie all’uso di un processore asic.
Le due modalità sono selezionabili tramite il menù del monitor (OSD) accessibile tramite i pulsanti frontali del display.
Muovi il mouse a destra e sinistra sopra l’immagine.
[twenty20 img1=”10445″ img2=”10444″ offset=”0.0″ hover=”true”]La modalità Uniformity riduce al minimo le variazioni di luminanza e cromaticità lungo tutta la superficie cercando di rendere il tutto quanto più uniforme possibile. Brightness al contrario enfatizza la massima luminanza e colore per ogni singolo settore della superficie senza uniformarli.
Muovi il mouse a destra e sinistra sopra l’immagine.
[twenty20 img1=”10453″ img2=”10454″ offset=”0.0″ hover=”true”]Come dimostrano i risultati ottenuti dai miei test, per un uso fotografico, la scelta migliore è quella di selezionare Uniformity.
Il pannello scelto da EIZO per equipaggiare questo CG2700s ha un gamut (quantità di colori rappresentabili) tra i più ampi che abbia mai misurato. Il volume supera ampiamente sia Adobergb che Display P3 (DCI-P3 con bianco D65).
sRGB
La linea tratteggiata rappresenta il gamut del CG2700s mentre quella continua è lo spazio colore standard sRGB.
AdobeRGB
Il CG2700s mette a disposizione una quantità di “rossi” superiore a quella disponibile in AdobeRGB e per un display IPS è un ottimo risultato.
Display P3
La versione D65 dello spazio colore DCI-P3 viene praticamente inglobato dal gamut dell’EIZO CG2700s. Rimangono fuori circa il 2% dei colori rappresentabili dallo spazio colore standard nonostante il volume di gamut del display sia ampiamente superiore.
L’EIZO CG2700s è un vero monitor widegamut, tra i più ampi mai visti. Un’ottima notizia per chi stampa e per chi elabora fotografie digitali.
PERFORMANCE
Il pannello utilizzato dal CG2700s è dotato di trueblack, una pellicola polarizzata in grado di ridurre la luminanza del nero. E’ necessaria per raggiungere gli standard DCI e BT2020 in termini di contrasto relativo con luminanza del bianco fissa. La presenza del trueblack limita l’Ips-glow e garantisce uniformità di luminanza lungo la superficie del monitor rispetto ai modelli tradizionali.
- Dimensione: 27 pollici
- Resoluzione: 109 PPI con 2560 x 1440 (16:9 aspect ratio)
- HDR Gamma: HLG, PQ curve
- Pwm ad alta frequenza
- Rivestimento opaco
- 10 bit
- LUT 3D 16 bit
Il CG2700s tiene sotto controllo sia l’ips-glow che il light bleeding. L’angolo di visualizzazione del display è tra i più ampi in circolazione.
Abbassando la luminanza fino al valore minimo e aumentando il tempo di esposizione della fotocamera si scoprono molte magagne dei monitor retroilluminati a led. Anche se la condizione è da considerarsi al limite, il pannello dell’EIZO CG2700s non presenta alcun difetto. Il bagliore bluastro è dovuto al filtro polarizzato che EIZO chiama trueblack.
L’esemplare che ho ricevuto in test deve aver preso una bella botta laterale, la cornice sembrava bozzata e il test “estremo” ha confermato la presenza di un singolo light bleading laterale. Non ho altri CG2700s sottomano, lo segnalo per correttezza.
Una delle caratteristiche peculiari dei ColorEdge di Eizo è il tempo ridottissimo di “riscaldamento” ossia il tempo necessario al monitor per raggiungere, partendo da spento, i parametri di calibrazione. Alcuni monitor impiegano anche 30 minuti, io ne ho misurati circa 4 con lo spettrofotometro.
Non basta “solamente” velocizzare l’avvio perchè conta anche mantenere i parametri di calibrazione durante tutta la sessione di lavoro. EIZO ha dotato il CG2700s di un sensore di temperatura interno che corregge tutte le fluttuazioni.
Calibrazione
L’EIZO CG2700s è dotato di un colorimetro interno avanzato che consente di accedere a tutte le funzioni, compresa la validazione del profilo. E’ possibile calibrare e/o profilare il monitor sia tramite pulsanti del display che tramite Color Navigator 7.
Non serve interrompere il lavoro, il colorimentro verificherà i colori sovrapponendo un piccolo quadratino colorato all’ambiente di lavoro. Ho riutilizzato una vecchia immagine del CG279x per mostrare il suo funzionamento.
E’ disponibile una nuova modalità chiamata Color-Sync, che va ad aggiungersi alle già note modalità base e avanzata della creazione di un profilo colore. La procedura per calibrarlo e profilarlo correttamente l’ho descritta in un altro articolo.
I profili colore sono richiamabili anche dal menù del monitor, questa funzione è utile quando un software di editing non onora i profili colore icc. Sono tutti modificabili a piacere secondo la nuova logica di Color Navigator 7.
Tutti i profili sono modificabili a piacere e consiglio di farlo all’interno del software Color Navigator7.
Le altre caratteristiche
L’EIZO CG2700s utilizza un pannello a 10bit e dispone di una LUT3D programmabile, utile per tante applicazioni video e di stampa. E’ dotato inoltre di un avviso disattivabile di superamento del gamut bt709 e uno di luminanza, anch’esso programmabile.
Ha la garanzia 5 anni con 0 dead pixel per 6 mesi se il monitor non supera le 120 candele al metro quadro di luminanza. E’ stato inoltre certificato FOGRA la certificazione softproofing monitor 34625.
Per quanto riguarda l’ambito video questo modello dispone di due curve HLG e PQ utili in ambiti High dynamic Range, per info dettagliate qui.
Conclusioni
Descrivere tutte le caratteristiche dell’EIZO CG2700s è impossibile in una sola recensione, ho cercato di mettere in evidenza le più importanti in ambito fotografico e di stampa.
Rispondendo alla domanda iniziale penso che l’approccio di EIZO sia rivoluzionario rispetto al suo passato dove c’era una sorta di timidezza e ritrosia nell’adottare soluzioni tecniche troppo recenti. I monitor top di gamma per loro natura devono essere perfetti e non possono permettersi i tipici problemi di gioventù di alcuni protocolli e alcune nuove tecnologie.
E’ altrettanto vero che le parti fondamentali del monitor ossia l’elettronica di bordo che pilota il display e la costruzione dello chassis hanno seguito il classico approccio dei piccoli passi. Miglioramenti costanti che impattano positivamente sulle performance e presumibilmente anche sulla vita, già molto lunga, del display. La garanzia di 5 anni lo dimostra.
Volendo creare un neologismo direi una Evorivoluzione. Gli aspetti negativi che ho riscontrato riguardano principalmente il mancato risveglio del monitor dallo stand-by e in alcune occasioni anche della rete LAN. Penso che con un aggiornamento firmware si possa sistemare tutto.
I consumi sono inferiori rispetto al valore dichiarato ma come tutti i monitor professionali sono abbastanza alti in generale.
Il CG2700s è a mio parere il monitor professionale più versatile presente oggi nel catalogo di EIZO, è ottimo per la fotografia, per la stampa (107ppi) e per i video (Curve PQ e HLG).
Ottima Recensione, so che hai preso nuovi strumenti elettronici per testare i monitor ma di test di che si tratta?
Un sensore per verificare il PWM fliker del monitor, da attaccare all’oscilloscopio 🙂
Ho trovato il link sulla pagina di eizo, complimenti per la recensione ma è fuori dalla mia portata
Preso un eizo non si torna più indietro, devo sostituire il mio vecchio cg246 mi consigli questo o il super cg319x? Non stampo ma faccio video e foto
Se non mi scrivi quel che ci vuoi fare come faccio? 😀
Ho appena buttato via un vorrei ma non posso che mi ha piantato in asso ma non vorrei spendere 2000 euro. Qualche consiglio?
Il vecchio fotografo
Gentile Gabriele,
seguo il tuo blog (e i tuoi interventi su Juzaphoto, che mi portarono poi qui) da parecchio tempo. Sei veramente bravo e ammiro la chiarezza espositiva delle tue recensioni, per non parlare della precisissima analisi strumentale. Mi sono formato anche sul tuo lavoro di divulgazione.
Non sono mai intervenuto finora, e lo faccio qui perché – come tante fra le persone che ti contattano, credo – sono davanti a una scelta e ti chiedo, gentilmente, un consiglio. Siccome sto per fare una grossa spesa, e per questo mi terrò probabilmente il monitor per molti anni, provo gentilmente a chiederti.
Sono soprattutto uno street photographer, che stampa quando deve esporre (cosa che probabilmente mi capiterà sempre più nei prossimi tempi), ma sto cercando anche di “professionalizzarmi” in campi diciamo retribuiti (ritratti, eventi). E voglio consolidare il lato video, che mi piace molto. Il monitor che scelgo mi accompagnerà appunto anche in questa crescita.
Dopo grandissimo pensamento (leggendo appunto anche i tuoi contributi) mi trovo indeciso tra due Eizo: il cg2700s e il cg2700x. Non ho molti dubbi quanto ai pollici, perché lo spazio in casa non è tanto. Ma ho grandi dubbi sui PPI, e insomma sul 4k. È davvero così importante il 4k quando si editano video (e si vogliono evitare piccole differenze nello scale)?
Il dubbio è anche in prospettiva, considerate le possibili evoluzioni dell’editing video nei prossimi anni. Insomma: avere un monitor con meno PPI e senza la possibilità di vedere in 4k, potrebbe essere un deficit importante? Mi riferisco soprattutto al lato video, ma se ti viene il sospetto che sto trascurando qualcosa su quello fotografico fammelo notare.
Tra i due modelli in lizza c’è una differenza di prezzo non minuscola (circa 700 euro), ma considerato l’acquisto in prospettiva potrei anche buttarmi sul più costoso. Non sono in grado di valutare la differenza in autonomia, perché appunto non ho grande esperienza di monitor. Considera che finora ho lavorato su un 13 pollici con 267 ppi (non widegamut, e infatti ho avuto qualche problema quando ho dovuto stampare alcune fotografie per mostre, e una terribile incertezza quando ho inviato a una galleria d’arte, che però si è interessata al mio lavoro).
Credo di essere abbastanza bravo in ciò che faccio. E che avrò nuove possibilità fra non molto tempo. Voglio equipaggiarmi nel modo più professionale e meno deficitario possibile.
Spero di averti dato coordinate per suggerirmi qualcosa. Ovviamente la scelta è mia, quindi sentiti libero di consigliare nel modo che viene : )
Ti ringrazio molto davvero, ma davvero, ti faccio ancora i complimenti per il tuo lavoro e la tua competenza.
Un saluto, e un augurio di buon anno,
Daniele
Ciao Daniele,
grazie anzitutto a te per aver letto i miei articoli. Fotografia, stampa e video sono mondi molto diversi tra loro, l’ultimo poi è in forte fermento (e cambiamento) per cui, dal mio punto di vista, diventa essenziale capire se indirizzare la spesa verso il tuo attuale ambito e magari fare un futuro upgrade oppure investire direttamente nel modello UltraHD 4k. Ho diversi amici che elaborano video con il “vecchio” cg277 QHD e non hanno problemi, se però pensi che possa diventare la tua principale occupazione mi spingerei fin da subito sul CG2700x. Il problema è che al momento non lo sai (da quel che leggo).
Un altro modo di approciare al problema potrebbe essere quello di guardare al mondo dell’usato, per quel che ho visto “sul campo” questo genere di monitor (Eizo e NEC) sono sempre una garanzia in termini di affidabilità nel tempo.
Sul fronte stampa ti posso portare il mio esempio: diversi anni fa adattai il mio workflow all’hidpi e non mi pento di averlo fatto, ma questo è un elemento troppo soggettivo e troverai sempre delle persone che preferiscono il loro 94 ppi da 24 pollici. Acquistai un cg248 4k UHD, quindi abbastanza “spinto” come PPI e ora ho un CG319x 4kDCI. Sono due monitor incredibili, con cui faccio praticamente tutto. Il problema è di tipo economico. Se valgano o meno la spesa dipende solo da te.
Buone feste!
Grazie, Gabriele, per avermi risposto così rapidamente e dedicando del tempo alla questione. Ci ho pensato molto in questi giorni e, soprattutto grazie ai tuoi input, ho deciso per una scommessa maggiore (2700X). Se uno vuole buttarsi sul meglio, tanto vale farlo al meglio, mi sono detto. Grazie ancora, e un buon anno a te e alle tue attività!
…e hai fatto bene 🙂 Mi spingerei a consigliarti di dedicare del tempo a familiarizzare con Color Navigator 7 perchè ha una logica di funzionamento “Giapponese”, quindi molto raffinata e un po’ complessa se ci si addentra nelle impostazioni avanzate. Mentre non c’è alcun problema per quelle basilari. Hai fatto un ottimo acquisto anche in chiave di video editing. Se poi ti va di contribuire al nostro raggiungimento della quota annuale di mantenimento del blog trovi il pulsante di donazione a destra in basso (se leggi da pc) e te ne saremo enormemente grati, ma è facoltativo, non sentirti obbligato.. A presto e goditi il tuo nuovo monitor Professionale!
Grazie, Gabriele! Non ho ancora comprato il monitor, perché è abbastanza introvabile nei negozi fisici e autorizzati Eizo, ma appena lo becco faccio l’acquisto. Certo che do il mio piccolo contributo al sito. Grazie ancora, buon lavoro e buon anno!
Grazie! 🙂
Ciao Gabriele, intanto ti faccio i complimenti per questa ennesima recensione perfetta e poi vorrei chiederti un parere se possibile. Sono un fotografo di moda, fini ad oggi ho sempre lavorato c/o studi e redazioni, da qualche settimana sto realizzando uno studio tutto mio e per mia moglie che invece si occupa di video editing, per entrambi ho optato a due monitor EIZO CG2700S. Per la fotografia non ho dubbi (credo) per il video editing invece non essendo la mia materia, non so. Visto che vorrei fare un regalo a mia moglie, credi che per le sue esigenze possa andare bene? Grazie anticipatamente.
Ciao, cosa fa esattamente? Gli ambiti video sono molti.
Ciao, nello specifico gira dei documentari e si occupa di video editing. Grazie
Mi hai dato davvero poche info ma diciamo che se sviluppa contenuti in 4k UHD dovrebbe considerare il cg2700x (3840 x 2160), se li sviluppa in 4k DCI il cg319x (4096 x 2160) mentre se si limita al fullhd va bene un cg247x oppure il tuo cg2700s. Tutti questi monitor hanno il trueblack e le curve gamma (pq e HLG) per l’hdr. Se le interessa sviluppare contenuti dedicati al mondo broadcast hdtv è presente la funzione gamut clipping bt709, oltre che alla LUT3D etc etc…
Ciao!
ciao, grazie per la recensione.
per favore, anche aggiungere la data di pubblicazione della recensione e il prezzo indicativo per il pubblico.
saluti
Qua ci vuole meno fresca ma siamo sempre sopra i 2000…lira più lira meno. Che sono d’oro?