Dopo il corredo fotografico l’elemento che più di tutti influenza tecnicamente il lavoro di un fotografo è il monitor, in pochi si soffermano a pensare che senza di lui la fotografia digitale non esisterebbe nemmeno, eppure ancora oggi lo si considera un elemento secondario.. e non c’è niente di più sbagliato.
Oggi il marketing dei marchi consumer propone monitor con caratteristiche tecniche che richiamano prodotti ben più costosi; questo ha portato le case costruttrici di prodotti di alta gamma a creare modelli altamente professionali con prezzi contenuti in grado di contrastare l’avanzata dei monitor consumer.
La svolta si è vista con l’EIZO cs240, il precedente entry level con caratteristiche in grado di superare sotto molti aspetti ogni altro concorrente. Oggi che la moda vuole cornici sempre più sottili e hub integrati con velocità di trasferimento elevate, EIZO ha deciso di aggiornare il modello sostituendolo con il nuovo cs2420 e le soprese non sono affatto mancate.
Dotazione ed ergonomia
L’EIZO cs2420 arriva in una scatola di cartone classica che contiene il necessario per funzionare correttamente con la maggior parte dei computer in commercio, la dotazione non è ricca come per la versione cg247x ma a parte il colorimetro da acquistare a parte non manca nulla.
- Cavo Display port fullsize
- Cavo Dvi
- Cavo 3.0 necessario per il funzionamento sia di Color Navigator 6 che dell’hub usb
- cavo di alimentazione
- Software di calibrazione* Color Navigator 6
- Manuali rapidi di avvio
- Attenzione: Il CS2420 ha l’attacco displayport di grandezza standard quindi se anche la vostra scheda video ha un’uscita delle stesse dimensioni (foto) dovrete dotarvi di un Adattatore Display to Mini DisplayPort o in alternativa un Cavo DisplayPort 2m con connettore standard, questo perchè Il cavo fornito nella confezione è dotato di un doppio attacco mini/standard (foto).
Una delle novità rispetto al modello precedente è la presenza di un hub usb 3.0 al posto del vecchio 2.0 ed sempre necessario collegarlo al computer se si vuole sfruttare il software di gestione color navigator 6.
Le 3 porte usb poste lateralmente non sono facili da raggiungere senza girare il monitor e sono abbastanza nasconste nello chassis.
La cornice del monitor è ora più sottile seguendo le attuali tendenze di design e i pulsanti sono ora a sfioramento; il piedistallo permette sufficiente movimento per garantire un uso confortevole del monitor con la comoda posizione verticale (portrait) e la predisposizione Vesa 100.
L’EIZO cs2420 poggia su una base rotonda che alloggia uno scomodo anello passacavi che personalmente eliminerei tornando alla vecchia configurazione affogata nel piedistallo che nasconde molto meglio i tre cavi.
L’escursione verticale è 155mm e con un tilt massimo di 35° comodo per appoggiare il colorimetro durante le misurazioni.
Prestazioni
L’EIZO cs2420 si carica sulle spalle l’eredità di un monitor di successo come il cs240, che ha fatto segnare importanti volumi di vendita nel settore fotografico, e lo fa adottando un particolare pannello prodotto dalla coreana Samsung con tecnologia PLS (Plane-to-Line Switching) modello LTM240CL07 con retroilluminazione gb-r led, una risoluzione fullhd 1920×1200 (16:10) con un buon trattamento anti riflesso e diretto concorrente degli IPS di LG e degli AHVA di Au Optronic e che, in termini di performance, surclassano i più comuni pannelli TN non adatti ad una fedele riproduzione dei colori.
Gli IPS di LG sono anche conosciuti per la difficoltà nel limitare il Glow (bagliore) che rende poco “profondi” i neri a meno di usare un costoso film polarizzato sulla superficie del pannello come nel caso della serie top di gamma CG, che a differenza della vecchia CS, ne annulla gli effetti deleteri: EIZO chiama questa caratteristica trueblack e non la adotta sul CS2420.
Una diversa tecnologia richiede quindi nuovi test soprattutto per capirne i punti di forza.
Come per i prodotti IPS di LG anche il PLS di Samsung, che equipaggia questo Eizo cs2420, presenta un certo glow ad angoli di osservazione diversi da quello centrale, il risultato si colloca a metà strada tra quello di un pannello AH-IPS senza film polarizzato e uno che invece ne è dotato; da questo punto di vista è un passo in avanti rispetto al cs240 ma il glow rimane un punto critico anche per il PLS di samsung.
E’ bello notare sull’EIZO cs2420 come per il cs240 la totale assenza di light bleeding lungo i bordi ma la comparsa del glow che si dirama dagli angoli inferiori verso il centro sotto forma di un alone rosso e bianco in quelli superiori potrebbe dare problemi
scrivo potrebbe in quanto non è un’equazione sempre verificata anzi, bisogna analizzare se questo comportamento può o meno influenzare l’uniformità di luminanza ed il punto del bianco lungo la superificie, che sono l’unica preoccupazione generata dalla presenza dei bagliori laterali, tutte le altre considerazioni che si leggono in giro per la rete lasciano il tempo che trovano.
Usando il colorimetro I1 display pro della xrite ho eseguito diverse misure lungo l’intera superficile in diverse condizioni, che vanno dall’avvio a freddo fino ad un’ora dopo l’accensione, notando con piacere che l‘EIZO cs2420 entra in temperatura dopo meno di 10 minuti.
Grazie anche alla tecnologia Digital Uniformity Equalizer (DUE) i risultati prodotti della singola misurazioni riportati qui sopra sono davvero buoni, scongiurando quindi ogni preoccupazione riguardo la presenza del glow; considerato il prezzo a cui è venduto non è proprio possibile chiedere di più.
Come ho scritto in altre recensioni le prestazioni di un monitor non si valutano dal gamut, ma vediamo come si comporta il cs 2420 sotto questo aspetto
confrontandolo con due spazi colore celebri come l’adobergb e l’srgb, quest’ultimo molto interessante per chi produce contenuti web.
Non c’è molto da spiegare, l’eizo cs2420 ha un gamut che include completamente lo spazio colore srgb e l’immagine sopra lo dimostra chiaramente.
Ancora più chiaro è l’esempio del plot in 3d che mostra il volume del gamut notevolmente più ampio che il pannello riesce a produrre, è ora interessante studiarlo rispetto al più ampio spazio colore adobergb.
La differenza è minore ma il gamut del cs2420 rimane comunque superiore, soprattutto negli intorni del rosso e del blu, però qualcosa è cambiato rispetto al precedente monitor EIZO cs240.
Il vecchio e il nuovo: EIZO cs240 vs cs2420
Usare un pannello PLS è una scelta coraggiosa che potrebbe dipendere dalla disponibilità in volumi elevati sul mercato come dal minor costo al momento della scelta in fase di progetto; anche se sulla carta i due monitor dovrebbero garantire performance simili ho voluto confrontare il gamut del nuovo EIZO cs2420 con quello del modello che va a sostituire: l’Eizo cs240, di cui potete leggere la mia recensione.
Sulla rete non si trovano comparative come questa soprattutto tra monitor di questa classe: la linea tratteggiata rappresenta il gamut del precedente modello mentre quella continua si riferisce al nuovo Eizo CS2420, come si intuisce da questa rappresentazione in due dimensioni esiste una differenza concentrata soprattutto nella zona dei blu a vantaggio del modello più anziano e il grafico a 3 dimensioni lo conferma rendendolo ancora più evidente.
Entrambi superano la prova coprendo il gamut Adobergb meritandosi il titolo di veri monitor widegamut pur mantenendo tra loro una certa differenza che potrebbe interessare a qualche fotografo paesaggista.
Emulazione Profilo adobergb
L’EIZO cs2420 è dotato di una lut interna 1d+matrix che consente, tra le altre cose, di emulare due profili colore (adobergb e srgb) preinstallati di fabbrica utili con tutti i programmi non CMS attualmente in commercio.
L’emulazione deve però risultare aderente al profilo di riferimento pena l’inutilità della stessa e purtroppo succede più spesso di quel che si immagina, usando il colorimentro i1 display pro ho ottenuto questi risultati che confermano la bontà dell’emulazione di fabbrica del profilo adobergb all’interno del cs2420.
Per utilizzare i due profili bisogna selezionarli attraverso il menu OSD, cioè premento il tasto a sfioramento “mode” sulla cornice del display.
Creazione del profilo colore
Quando si confronta l’offerta dei monitor 24 pollici si tende a concentrare l’attenzione sulle caratteristiche hardware tralasciando l’aspetto forse più importante di un display dotato di LUT programmabili: il software di gestione.
Qui la differenza tra le varie offerte è marcata, non tutte le case investono adeguate risorse nello sviluppo di un software che piloti adeguatamente l’hardware del display, limitandosi a rebrandizzarne altri più o meno bene.
Con alcune eccezioni come Nec e l’ottimo software basiccolor di cui è dotato non esistono offerte così complete come Eizo Color Navigator 6 Color Navigator 7 che permette di personalizzare profondamente la creazione di un profilo colore e di automatizzare alcune operazioni di verifica.
In base al tipo di monitor della classe coloredge il software può o meno attivare determinate funzioni, ma le funzioni sono già più che sufficienti su questo modello di ingresso cs2420.
L’integrazione con il sistema operativo è totale, si possono creare diversi profili e selezionarli velocemente con un click in base all’esigenza, tenendo a mente che il menù OSD verrà bloccato durante la creazione del profilo.
Per poter sfruttare questo programma va collegato il cavo USB 3.0 al monitor, oltre che la displayport e si deve disporre di un colorimetro come l’ottimo i1 display pro o in alternativa il Datacolor Spyder 5.
Nuova guida a color navigator 7 (Aggiornamento 2021)
I risultati ottenuti dal monitor Eizo cs2420 sono molto buoni.
I famosi 10 bit
L’EIZO cs2420 è in grado di visualizzare 1,073 miliardi di colori ossia lavorare a 10 bit (8bit+frc) per canale, evita così i problemi di un classico monitor 8bit (16,7 milioni) nel momento in cui il pannello supera il classico Srgb e che potrebbe sviluppare fenomeni di posterizzazione (banding) dovuti alle poche informazioni usate per descrivere uno spazio colore più ampio.
Non è un caso che Apple abbia implementato questa funzione dopo l’introduzione dei monitor Retina DCI-P3 ma non tutte le applicazioni supportano i 10 bit e nemmeno tutti i computer.
Ho scritto un articolo completo su come attivarli e che vi consiglio di leggere ma riassumendo :
- Per i PC è necessaria una scheda video Nvidia o Amd
- Un cavo display port usato al posto del dvi o hdmi
- Ovviamente un monitor 10 bit come il cs2420
- Programmi in grado di sfruttare questa funzionalità come Adobe Photoshop (dalla versione CS5 in su).
Conclusioni
Il nuovo design dona al cs2420 un look al passo con i tempi, le cornici sottili e i tasti a sfioramento sono un buon passo avanti così come l’adozione della usb3.0 rispetto la vecchia 2.0 anche se la nuova versione usb-c sarebbe stata l’ideale.
Per avere il film polarizzato bisogna salire di gamma puntando al CG2420 o meglio ancora il cg247x ma l’adozione di un pannello PLS sembra ridurre leggermente i bagliori (glow) rispetto ad un AH-IPS, perdendo però un po’ di volume di gamut ma rimanendo sempre superiore all’adobe rgb.
Il cs2420 è un monitor professionale a 10 bit di ingresso con un’elettronica di bordo che lo pilota in modo preciso e permette l’uso dell’ottimo software Color Navigator 6, aggiornato costantemente, richiedendo solamente l’acquisto di un colorimetro esterno; il formato 16:10 fa bella mostra di sè rimanendo a mio avviso il miglior compromesso attualmente disponibile per i fotografi.
E’ davvero difficile trovare un pacchetto così completo per la cifra richiesta, molti concorrenti propongono modelli dalle caratteristiche simili ma spesso si limitano ad una garanzia standard di due anni (Eizo invece 5) con software di calibrazione* appena sufficienti o addirittura scarsi (Nec esclusa), forzando l’utente all’uso di programmi alternativi rinunciando quindi all’accesso delle LUT del monitor.
Il termine “professionale” è oggi quanto mai abusato in ogni settore, ma in questo caso è sicuramente aderente al tipo di prodotto: tutto quello descritto nelle caratteristiche tecniche si rispecchia all’atto pratico nelle performance senza riservare nessuna sorpresa negativa: software granitico, hardware di bordo notevole, prestazioni sempre costanti nel tempo e visto cosa propone buona parte della concorrenza a pari prezzo… non è poco!
In conclusione il prodotto offre performance molto omogenee e lo consiglio soprattutto ai fotografi esigenti. Meritata sia la medaglia d’oro che il premio best valuer for money!
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-> Ho un messaggio per te <-
Ho ricevuto moltissimi messaggi di richiesta per i libri sulla gestione del colore/calibrazione e sulla fotografia. Ve ne consiglio tre:
- Questo è semplicemente uno tra i migliori libri, per chi inizia a fotografare, che abbia mai letto riguardante sia la fase di scatto che la comprensione dell’esposizione fotografica. É per principianti con qualche chicca per gli intermedi. Gli avanzati invece lo tengono in libreria, sfogliandolo di tanto in tanto in modo terapeutico dopo ore di postproduzione. L’autore è un vero fotografo che svolge questa professione da almeno 30 anni. La prima edizione usci nel 1990! La mia preferita è la terza revisione, ma è in inglese.
- Photoshop si sa, può essere una “brutta bestia” da domare e questo libro ne spiega i dettagli in modo chiaro. Permette a tutti di farsi velocemente un’idea chiara sul mondo della correzione del colore.
- La gestione del colore è mondo multi disciplinare a volte complesso, mi sento quindi di consigliarvi il libro di Tom Ashe perchè risulta relativamente semplice da comprendere. Può essere suddiviso in capitoli e ripreso tante volte, in modo da trovarvi preparati quando frequenterete un mio workshop sulla gestione del colore 🙂
Riassunto
- Pannello PLS di qualità elevata con LUT programmabili
- Software di gestione tra i migliori in commercio
- Tempo di riscaldamento ridotto
- Uniformità di luminanza e punto del bianco lungo tutta la superficie
- Rapporto 16:10
- Assenza di fenomeni di backlight bleed
- Profili di fabbrica aderenti al profilo di riferimento
- Costo/Qualità
- Garanzia di 5 anni
- Usb 3.0, niente usb type C
- L’assenza del film polarizzato limita la profondità dei neri e non contiene l’effetto negativo del glow, generato dalla retroilluminazione led.
- Antiaffaticamento visivo ad altissima frequenza Flicker-free 16 Khz a 120 cd/m^2 ma pulsato PWM
- 30 watt di consumo a 120 cd/m^2 , ma in stand-by ben 5 watt se la usb è collegata.
- Lut interna 1d al posto della 3d
- Passacavi ad anello
- Consumi in stand by
Link utili
Ringraziamenti
Un ringraziamento a Maurizio Tintori per il profilo colore cs240
Note*
Con il termine Calibrazione di un monitor si intende, per comodità di esposizione, la somma delle tre fasi di creazione di un profilo icc (Calibrazione, Caratterizzazione e Profilazione).
Ottima recensione. Grazie.
Per curiosità, BasicColor sarebbe in grado di programmare la LUT interna? Volevo provarlo ma sembrerebbe che sia incompatibile con la sonda Eizo EX3 che ho io 🙁
Mi piacerebbe che ColorNavigator avesse anche l’opzione di associare un’immagine di sfondo ad ogni profilo calibrato. Quando passo da sRGB a Nativo è un disastro con lo sfondo e i colori sparati a 1000. Ho creato la stessa immagine desaturata da usare come sfondo in adobeRGB ma dovrei cambiarla “a mano” ogni volta 🙁
In teoria BasicColor display potrebbe accedere alle Lut di Eizo ma è meglio verificare per ogni modello. Forse con il prossimo aggiornamento di windows 10 risolveranno il problema della gestione cms anche per lo sfondo e il visualizzatore di immagini.
Ciao, ottima recensione. Sarebbe bello un confronto con il CG2420, soprattutto per capire se il true black vale veramente la spesa (sonda a parte visto che quella integrata nel CG non è precisa quanto una esterna tipo i1profile). Dai Eizo facci questa cortesia
Ciao, spero di provarlo presto comunque in linea di massima il trueblack dovrebbe ridurre il glow. Il colorimetro del cg247x é molto buono.. mentre quello sul cg2420 dovrebbe essere un po’ più basic
Ciao, vorrei acquistarlo per abbinarlo ad un mini Mac late 2012. Visto la scheda video che monta il Mac, rischio di non sfruttare a pieno le potenzialità di questo monitor o è comunque un buon investimento? Quale collegamento video è meglio usare tra quelli disponibili?
Grazie per la recensione!!!
Mandami una foto delle porte.
Non riesco a postare una foto, posso mettere il link della scheda tecnica del Mac, dove c’é anche la foto delle porte?
https://support.apple.com/kb/SP659?locale=it_IT&viewlocale=it_IT
Si, lo puoi collegare alla porta tunderbolt con il cavo display port fornito nella confezione, se invece dovesse arrivarti con attacco standard dovrai acquistare un piccolo adattatore come questo: http://amzn.to/2ocB4J0 .
Ok, grazie per la spiegazione. Riesco a sfruttare tutte le potenzialità dell’Eizo con la scheda video che monta il Mac mini o devo rinunciare a qualcosa, in termini di prestazioni?
Da El capitan in poi i mac supportano i 10 bit ma vanno comunque provati, se non dovessero funzionare avresti comunque il 95 % delle performance del monitor a disposizione. Ovviamente devi dotarti di un colorimetro compatibile.
Grazie mille, sei stato molto utile e gentilissimo!
Grazie per l’esaustiva recensione volevo chiedervi un chiarimento in merito al confronto col modello 2410 voi scrivete che entrambi hanno copertura di oltre il 99% spazio colore adobe98 mentre sul sito di Eizo il 2410 risulta essere solo sRGB. In ultimo vi chiedo anche il 2410 ha in dotazione il SW color navigator attivabile in questo caso da usb2? Il mioac non ha porte usb3 grazie
Buongiorno Gian Paolo,
mi potrebbe indicare dove ha trovato scritto che il 2410 copre 98% di adobergb?
Pardon, leggevo la review da smartphone e ho confuso la sigla nel confronto col “vecchio monitor”, come non detto. Grazie bellissima review.
Ma a poter scegliere, tra il cs2420 e il cx241 quale sarebbe da preferirsi?
Il cx241 offre anche il film polarizzato che abbassa l’ips glow. Ha cornici un po’ più vistose
Il film polarizzato lo rende simile al cg247 per resa cromatica e profondità dei neri anche da angoli di visione non proprio perpendicolari?
(Questo sarebbe per me un buon motivo per scegliere il meno recente cx241 rispetto al cs2420.)
Grazie
Il cx241 ha un film polarizzato che migliora il contrasto abbassando il valore del nero a parità di luminanza e come riporta il sito di EIZO: “The ColorEdge CX241 is equipped with a film which allows tones to retain their depth even when viewed from an angle.” Monta comunque un pannello samsung pls e permangono differenze con il modello cg247.
Ciao Pietro, il tuo messaggio era finito nella cartella spam di disqus e me ne sono accorto solamente oggi. Il film polarizzato fa aumentare il contrasto relativo e diminuire l’ips-glow.
Complimenti per la recensione molto valida. Avrei intenzione di cambiare il mio monitor sRGB 1920×1200 con un modello EIZO, e sono incerto tra CS2420 e CS2730. Il monitor più grande ha maggior risoluzione, ma essendo un 16:9 non ci sarebbe un gran miglioramento come area di visualizzazione rispetto al modello da 24″. Cosa consigli in base alla tua esperienza ?
Vorrei un consiglio per un monitor fotografico, Sono incerto tra EIZO CS2420 e CS2730, quali sono i parametri da considerare nella scelta tra i due monitor ?
Anzitutto la diagonale in funzione dello spazio che hai a disposizione sulla scrivania, poi considera la risoluzione e il ppi connesso. Sono scelte che devi fare in funzione del tuo lavoro. Il 16:10 lo preferisco così come i 94 ppi ma per alcuni lavori ho preferito il 27 se non addirittura il 4k da 23 pollici che usp attualmente. Dipende da te.
Ottima recensione, devo dire che sei (mi sembra) l’unico a fornire una recensione tecnica accurata in luogo di una di tipo esclusivamente “percettivo” del prodotto che fanno tanti siti. Ho appena comprato il CS2420 affiancandolo ad un CG222W, secondo te vale la pena sostituire quest’ultimo con un altro CS2420 (nel senso che lo vedi superiore)? Faccio poi presente che la calibrazione con CN su Apple viene messa in crisi dalla funzione del Night Shift da poco introdotta su Sierra, stavo quasi impazzendo per capire cosa stesse succedendo al CG222! ho infine scritto alla Eizo che mi ha indicato come risolvere il problema.
Il cg222w é stato un ottimo prodotto e lo cambierei solamente se la risoluzione sub fullhd fosse limitante. Lo é?
Direi di no! grazie della risposta.
speriamo facciano presto un cs da 32 :=) Complimenti per le recensioni, le reputo le migliori in giro, tutti i numeri e i dettagli che servono e anche di più, ma valutazioni in funzione dell’esperienza utente e della destinazione di utilizzo
ciao wazer, per caso hai avuto modo o hai in programma di testare il Dell UP2716DA? per il momento non trovo recensioni in rete, ma sembra un ottimo modello. grazie
Ciao Valentina, è al momento mi sto concentrando sui workflow fotografici per 4k uhd/dci e fullhd. In futuro forse 🙂
I bought this monitor in 2020. Still don’t know if I made a mistake not buying viewsonic XP2785-2k. There are two things that bothers me: after 300 hours red pixel acours and never go away no matter whap app did I try. Also What I was really disapointed in fact that this monitor uses PWM modulation instead of true dimming! Is this a potential problem with eyes? I mean if se this monitor trhrough mobile camera it appears this moire and flickering effect no matter of the brightness setings. What do you think????