Irix 15: considerazioni personali
Ha fatto parlare molto di se, l’interesse crescente verso l’obiettivo grandangolare irix 15mm che ha di fatto monopolizzato la maggior parte delle discussioni nei forum. Come pochi altri prima di lui è riuscito a catturare l’attenzione della vasta comunità di paesaggisti grazie a caratteristiche che, almeno sulla carta, sembrano esaudire le richieste dei molti amanti delle focali grandangolari spinte ad un costo tra l’altro molto contenuto; così come spesso accade in questi casi, quando si creano grandi apettative, l’entusiasmo può facilmente trasformarsi in delusione all’insorgere del più piccolo difetto. Ho quindi deciso di acquistare la versione più economica delle due disponibili, la Firefly e metterla alla prova… vediamo com’è andata.
Primo contatto
Il pacco è arrivato addirittura 1 giorno in anticipo rispetto la data prevista per la consegna: la scatola di cartone sottile della Irix nascondeva all’interno la vera confezione metallica che si vede nella foto, inserito l’obiettivo nella baionetta l’impatto estetico è stato notevole, un bel grandangolare dalle forme pulite e dalla realizzazione più che discreta anzi, i materiali polimerici utilizzati restituiscono una sensazione di buona solidità.
Il reparto marketing di Irixlens ha lavorato molto bene, inutile negarlo, così come i designer che sono riusciti a realizzare un obiettivo bello da vedere e comodo da usare scegliendo soluzioni tecniche, almeno sulla carta, interessanti: Filtri a gel posteriori, a vite anteriore, paraluce con finestrella per regolare il polarizzatore, blocco della messa a fuoco su posizione infinito regolabile, paraluce removibile e chip di conferma incluso: non male.. non male davvero. Il controllo del diaframma è elettronico ma non c’è la ghiera dei diaframmi (peccato).
Come dicevo il complesso ottica+reflex risulta ben bilanciato, leggero e facile da utilizzare anche con il grosso paraluce montato. La presenza di una chiara serigrafia della distanza di messa a fuoco rende facile la lettura dei relativi valori e a completare il tutto la frizione della ghiera di messa a fuoco.
La ghiera di messa a fuoco è fluida e il grip viene ulteriormente migliorato dalla presenza di una sagomatura ferma dito visibile in alto e sottolineato da una linea bianca superiore. Il raggiungimento della posizione di infinito viene confermata da un click avvertibile al tatto e leggermente udibile: è una comodità non da poco e chi fotografa in notturna può facilmente capirne il motivo. Il manuale non è ancora disponibile ma presumibilmente per poterla regolare è necessario agire sulla piccola vite posizionata sotto: va regolata in modo molto certosino soprattutto se si utilizzano grandi aperture come f2.4 o f2.8.
Sul campo in notturna
La tentazione di organizzare una lunga uscita fotografica magari tra i laghi alpini viene come di colpo aumentata dall’arrivo di un nuovo oggetto da testare, è inutile negarlo ma è necessario frenare l’entusiamo per evitare escursioni a vuoto e soldi spesi inutilmente a causa di problemi facilmente identificabili con un po’ di calma in più; delle bozzature molto visibili sulla confezione metallica dell’irix 15 mi hanno sicuramente insospettito anche dopo aver letto alcune lamentele a riguardo proprio sui social network, così in poco più di un’ora di macchina ho raggiunto l’osservatorio astronomico più vicino a casa, dopo aver fatto acclimatare velocemente l’ottica ho scattato alcune foto
L’immagine è zoomabile al 100% e potrebbe richiedere tempo per caricarsi, ma ne vale la pena!
Irix 15mm f2.4 iso800 4sec nikon d610 (+1 stop esposizione ACR)
Ho scelto l’irix 15 anche per le notturne attirato dall’apertura f2.4 oltre che dalle caratteristiche tecniche e dal prezzo davvero competitivo. A prima vista i risultati sono buoni, al centro del fotogramma le stelle sono puntiformi e l’assenza di astigmatismo evidente mi ha fatto ben sperare ma a parte un po’ di difetto di coma (comunque minore che in altri obiettivi) ho notato una diversa resa tra la parte destra e sinistra del frame. Potrebbe trattarsi di un disallineamento delle lenti interne dovute forse al trasporto, quelle bozze sulla scatola di metallo potrebbero esserne la prova, oppure ad un serraggio troppo forte degli elementi o ad altro ancora. L’ottica sembra fornire buone performance e così il giorno dopo non ho cercato il classico muro ma una struttura più grande e complessa per capire meglio quel diverso comportamentra tra i due lati del fotogramma dell’irix 15.
Il castello
Costruito nel 1400 è la più antica fortificazione dei Borromeo in italia, il fossato sempre pieno d’acqua è una particolarità non comune così come le ottime condizioni in cui viene mantenuto dagli attuali proprietari.
Il muro perimetrale è sufficientemente rettilineo per fare un test con l’irix 15 a tutta apertura.
Cercando la massima perpendicolarità tra la fotocamera e la parete di mattoni ho messo a fuoco il centro del porticato e aperto alla massima apertura concessa dall’irix 15 f2.4. Come si vede le performance sono buone lungo tutta la lunghezza del muro a parte la zona destra più esterna del fotogramma. Ingrandendola al 100% si nota un diverso comportamento in termini di nitidezza diversa per i due lati.
Chiudendo il diaframma ad f8 la profondità di campo aumenta come è ovvio che sia e porta l’ottica a lavorare nelle migliori condizioni; la distorsione mi sembra abbastanza controllata soprattutto considerando la focale in questione, purtroppo la giornata non ha offerto un bel cielo e mi sono dovuto accontentare di pochi scatti prima che chiudessero il cancello. Prima di andarmene ho cercato un riflesso del sole che finisse esattamente nel primo quarto del frame, chiudendo il diaframma a f11 così da testarne la resistenza al flare/ghost.
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Muovendo il cursore centrale della foto si può vedere l’entità del disturbo che rovina la parte della foto opposta alla fonte di luce, in questo caso il riflesso del sole nell’acqua. Generalmente quando scatto in controluce mi trovo spesso ad avere il sole nelle zone periferiche dell’inquadratura come nel caso qui sotto:
Il peso ridotto e la grande maneggevolezza mi hanno aiutato a scattare senza grandi problemi durante la giornata e il blocco della messa a fuoco sull’infinito potrebbe tornare davvero utile in notturna una volta regolato. Purtroppo non era ancora disponibile il manuale di istruzioni dettagliato con cui aiutarsi nell’operazione ma penso sia relativamente facile da fare.
La tentazione di portarlo comunque con me nonostante il problema evidenziato c’è stata, avrei scattato sicuramente altre foto ma ho preferito affidarmi al classico 16-35 f4 per le prossime uscite autunnali in attesa che migliorino l’imbottitura della confezione e che mi arrivi un esemplare buono; le performance generali mi sono sembrate buone (flare/ghost a parte), sempre considerando che la lente ha un costo basso e le soluzioni tecniche di cui è dotata sono uniche, molto comode e il peso è contenuto.
Se non fosse stato per quel problema di disallineamento delle lenti il giudizio sarebbe sicuramente stato positivo, la qualità delle immagini è davvero buona soprattutto al centro del fotogramma e l’astigmatismo sulle stelle mi sembra davvero ben contenuto con solo un po’ di difetto di coma evidenziato agli angoli. La possibilità di montare filtri circolari e piccoli gel posteriori con anche il paraluce staccabile ne fanno sicuramente un obiettivo molto interessante e non me la sento proprio di bocciarlo… ma rimandarlo sì. Il mio consiglio è quello di acquistarlo tramite amazon, spedito da loro e con l’opzione PRIME in modo da sfruttare i servizi efficienti di postvendita in caso di problemi.
Ecco le due versioni per le diverse baionette:
- Irix 15 firefly per Nikon
- Irix 15 firefly per Canon
- Irix 15 Blackstone per Nikon
- Irix 15 Blackstone per Canon
- Irix 15 Blackstone per Pentax K
Ho un messaggio per te
E’ appena uscita l’ultima edizione del famosissimo libro fotografico di Bryan Peterson, se vuoi imparare davvero a fotografare sul campo questo devi averlo assolutamente perché è adatto sia al principiante che all’esperto. Io lo possiedo in tutte le versioni precedenti anche in inglese e ancora oggi lo sfoglio, nonostante la mia esperienza, per trovare ispirazione e nuove idee. L’autore ha un’esperienza enorme e non è il solito improvvisato che si inventa fotografo da un giorno all’altro e visto il costo a cui viene venduto, è da comprare ad occhi chiusi. 😉
Buone Foto!
Le differenze tra le due versioni sono indicate in questa tabella:
Wazer sarebbe interessante anche una comparativa con il suo diretto concorrente il samyan 14mm 🙂
E’ una buona idea, più avanti magari ora ci stiamo organizzando per l’autunno fotografico 🙂
Altri blog hanno recensioni positive e nessun problema con l’ottica, sarò stato sfortunato io!
Ciao ma sai dove si trovano i filtri a gel? Se tutto va bene questa settimana mi arriva la lente
Ciao Leonardo, ho chiesto direttamente alla casa e dovrebbero a distribuirli ad inizio estate. Ti è arrivata, come ti sembra?