Gaspare Silverii: da Photoshop al TEDx

Gaspare Silverii è un fotografo e ritoccatore professionista, con un percorso accademico in ingegneria, che nel tempo ha saputo ritagliarsi uno spazio nel panorama dei software per Adobe Photoshop tanto da sfidare direttamente concorrenti internazionali, inoltre ha partecipato al prestigioso Independent Technology Entertainment Design meglio conosciuto come TEDx.

Partiamo dalla fine, come sei arrivato al TEDx?

TEDx è stata sicuramente una delle esperienze più belle, inaspettate, ed importanti della mia vita.

Il caso ha voluto che in tempi non sospetti ed antecedenti al TEDx, una delle organizzatrici dell’evento abbia frequentato un mio corso di fotografia.

Quando è iniziata la tua passione per la fotografia?

La mia passione è nata quasi per caso… era il Natale 2011 quando la mia ragazza mi regalò la prima macchina fotografica: una bridge della Fuji.

Dalla Fuji alla creazione di un pannello di strumenti per Photoshop, uno dei più famosi programmi di fotoritocco, cosa ti ha spinto a farlo?

Sono stato sempre un amante del “fai da te”, ma quando mi sono reso conto che per effettuare alcune operazioni (spesso ripetitive ed anche molto complesse) spendevo veramente troppo tempo, allora capii che forse poteva esserci un modo per rendere le cose più semplici e veloci (in primis per me).

Successivamente un amico vide il progetto, che non aveva ancora finalità commerciali, e mi spinse nel proporlo al pubblico.  

L’hai chiamato Tonality Mask, in cosa si differenzia il tuo pannello di strumenti rispetto a quello della concorrenza?

Il TM Panel è stato il primo strumento al mondo ad introdurre le maschere di Tonalità (calde e fredde) oltre a quelle classiche di Luminosità.

E successivamente anche il primo strumento a lavorare con un sistema chiamato IRIS, dove si permette la selezione di un determinato range cromatico (colore) in funzione anche della sua luminosità.

In sostanza nasce con l’intento di fornire al fotografo un vero e proprio bisturi in termine di selezioni e maschere (ma non solo).

Quali sono le funzioni principali del tuo pannello Tonality Mask?

Il TM Panel ha veramente molte funzioni, quindi cercherò di fare una breve lista di quelle che reputo tra le più importanti:

Blending Manuale, Blending Automatico, HDR Singolo, HDR Multiplo, Separazione delle Frequenze, Simulazione Lunga Esposizione, Vignettatura Avanzata, Simulazione Punto Luce, Esportazione per il Web, Esportazione per la Stampa, Hot Pixel Pro, Tone Pro, HSL Pro, Extractor Pro, Mood Pro, Glow Pro, Orton Pro, Attenuazione del Banding, Presets Avanzati, Azioni Personalizzabili, Maschere di Luminosità, Maschere di Tonalità, Maschere di Colore, Ottimizzazione delle maschere, Dodg & Burn, Palette Cromatica, Ridimensionamento Avanzato, Riduzione Rumore, Enfasi dei Dettagli, Applicazione del Watermark.

Paesaggisti, ritrattisti e astrofotografi… quali altri generi fotografici copre il tuo pannello?

TM Panel non è legato ad un particolare genere fotografico, potendo così essere usato sia su paesaggi, ritratti, astrofotografia, street, bianco e nero, avifauna, etc.

Questa scelta è stata per me fondamentale perché per mentalità non sono abituato a lavorare con strumenti “limitanti”, e di conseguenza non avrei mai potuto pensare di realizzare qualcosa che a me in primis potesse rimanesse stretto.

Adobe Photoshop è diventanto un programma in abbonamento e diversi fotografi sono migrati verso altri software, pensi di estendere il supporto del Tm panel anche a loro?

Purtroppo è una domanda che mi viene fatta spesso, ma la risposta è sempre e solo una: “non è tecnicamente fattibile”.

Questo perché i software hanno ambienti completamente differenti, e visto che professionalmente parlando Photoshop è uno standard de facto, preferisco sviluppare al meglio un prodotto per un ambiente ben solido e lungimirante, piuttosto che disperdere le energie.

Quanto costa il tuo pannello e con quali versioni di Phoshop è compatibile?

Il costo del TM Panel è di 49€, ed è compatibile con tutte le versioni di Photoshop CC dalla 2015 in poi.

Andiamo dritti al sodo, la forza di alcuni concorrenti risiede nella quantità di tutorial disponibili, pensi di espandere la tua sezione video su youtube, magari coinvolgendo altri fotografi?

Confermo che i video tutorial sono una parte molto importante.

Proprio per questo, all’uscita di ogni nuova versione, punto alla realizzazione di nuovi video tutorial.

Ovviamente, per mantenere elevata la qualità dei contenuti offerti, non si può ragionare in termini di quantità.

Tuttavia per poter offrire il miglior supporto possibile, mi avvalgo della collaborazione con alcuni fotografi italiani, che tramite i loro canali YouTube, mi aiutano nella produzione di contenuti.

La fotografia, soprattutto quella di paesaggio, sta attraversando una fase di cambiamento notevole, alcuni sostengo che si sia passati dal documentare un luogo, pubblicando lo scatto così com’è, al quasi “dipingerlo”. Dal tuo punto di vista hanno ragione? Stiamo tornando all’impressionismo condito con elementi di grafica moderna?

Il discorso sarebbe molto bello e lungo, ma cercherò di esprimere in modo sintetico la mia personale visione.

Qualsiasi forma di linguaggio, quindi di espressione, è sempre stato figlio del tempo in termini sia sociali che tecnologici, e nulla ha a che fare con il contenuto.

Infatti se prendessimo la fotografia di reportage, oppure quella di ritratto o di paesaggio, tutte hanno “subito” una mutazione.

Ed è qui che vorrei mettere un accento.

Essendo la fotografia un mezzo di comunicazione… espressione… il fotografo adotterà un linguaggio che meglio reputerà opportuno, anche in relazione al contesto sociale e tecnologico.

Quindi il problema non può esser individuato nel fatto che “si sia passati dal documentare un luogo, pubblicando lo scatto così com’è, al quasi “dipingerlo” perché questa di per sé è un’affermazione non vera visto che le tecniche oggi usate sono le medesime impiegate anche dai grandi maestri, ma ognuno con la tecnologia del proprio tempo.

Per citarne uno su tutti, Ansel Adams.

Quindi il problema è..

Quindi, se proprio volessimo ricercare il “problema”, non sarà insito nel “come”, ma casomai nel “perché”.

Ad esempio, facendo un dualismo con la letteratura, un buon romanzo non è tale semplicemente perché racconta una storia vera, né tantomeno perché ci siano frasi corrette a livello grammaticale o sintattico-logiche. Un buon romanzo può definirsi tale perché ha qualcosa da raccontare, e lo racconta in modo originale.

Il medesimo discorso possiamo farlo per la fotografia, essendo entrambi arti con finalità di espressione e comunicazione.

Tuttavia la letteratura ha una storia assai più lunga e densa rispetto a quella della fotografia, e quindi alcuni discorsi (come quelli di sopra) si sono esauriti nel suo tempo.

Per dirla diversamente: “Dante, con la Divina Commedia, possiamo dire che non abbia scritto un capolavoro letterario semplicemente perché non ha raccontato il vero?”

Ecco. Questa domanda racchiude l’essenza della mia visione.

A me interessano i contenuti, non la forma.

La forma potrà esser figlia del tempo, ma il contenuto è figlio dell’autore. E se c’è, è originale.

Quindi il vero “problema” risiede a mio avviso nella mancanza di contenuti… ovvero di qualcosa da voler dire… comunicare… e che quindi spesso si pensa di poter compensare con un eccesso di forma.

Facebook, Instagram e oggi anche tik tok stanno modificando la fruizione dei contenuti fotografici, oggi al fotografo è spesso richiesta una quantità di materiale sempre crescente, fruibile per sempre meno tempo. Come evolverà la fotografia moderna da qui a 5 anni?

Nel mio modo di vedere le cose non penso che sia richiesta una quantità di materiale sempre crescente, la richiesta è figlia di un insieme complesso di condizioni (anche sociali), e non per questo si è costretti a soddisfare questa richiesta.

Tutto dipende da come e cosa vogliamo offrire.

A mio avviso l’unico modo per “venirne fuori” risiede nel proporre sempre maggior qualità, senza cedere il passo alle richieste sociali e di mercato…. a meno che il nostro interesse non risieda strettamente nelle dinamiche social.

La maggior parte delle foto oggi viene scattata e condivisa con gli smartphone ma il computer svolge ancora un ruolo chiave nella produzione di materiale fotografico professionale, cosa ne pensi?

Benché oggi far fotografia sia diventata alla portata di tutti, e per tutte le tasche, il professionista (o anche l’amatore evoluto) non potrà mai prescindere dall’uso di un pc.

Questo per ovvi e molteplici motivi, come ad esempio l’utilizzo di un buon monitor e di strumenti precisi come mouse e/o tavolette grafiche.  

Che futuro prevedi per le fotocamere reflex, le mirrorless e gli strumenti classici di fotografia in un mondo dominato dal mobile?

Il mobile e le reflex/mirrorless, a mio avviso, continueranno a coesistere in modo pacifico senza molti problemi ancora per molto tempo.

Parliamo di strumenti differenti, rivolti ad utenti differenti, e per finalità differenti.

Di cosa ti occupi attualmente?

Il mio lavoro possiamo dividerlo in 3 macro blocchi:

  • Formazione fotografica e post produzione.
  • Consulenza per le aziende per quanto concerne la comunicazione tramite le immagini.
  • Sviluppo del TM Panel.

.. e la fotografia ricopre ancora un ruolo importante nella tua vita?

Decisamente.

Tutto quello che faccio è figlio della fotografia.

Se non avessi come primo cardine la fotografia, tutto il resto verrebbe meno.

Ad esempio per quanto riguarda lo sviluppo di un software per la fotografia, è necessario riuscire ad avere una visione molto ampia, e non basta esser dei programmatori… ma occorre unire le due cose.

Allo stesso modo per quanto riguarda la consulenza per le aziende, se non facessi fotografia tutti i giorni, non avrei strumenti validi per dar valore e supporto alle mie idee.

Per contattare Gaspare Silverii o per acquistare il suo pannello TM:

https://www.facebook.com/gaspare.silverii

https://www.facebook.com/tonalitymasks/

https://tonalitymasks.com

-> Ho un messaggio per te <-

Ho ricevuto moltissimi messaggi di richiesta per i libri sulla gestione del colore/calibrazione e sulla fotografia. Ve ne consiglio tre:

Questo è semplicemente uno tra i migliori libri, per chi inizia a fotografare, che abbia mai letto. É per principianti con qualche chicca per gli intermedi. L’autore è un vero fotografo che svolge questa professione da almeno 30 anni. La prima edizione usci nel 1990! La mia preferita è la terza revisione, ma è in inglese.

Photoshop si sa, può essere una “brutta bestia” da domare e questo libro ne spiega i dettagli in modo chiaro. Permette a tutti di farsi velocemente un’idea chiara sul mondo della correzione del colore.

La gestione del colore è mondo multi disciplinare a volte complesso, mi sento quindi di consigliarvi il libro di Tom Ashe perchè risulta relativamente semplice da comprendere. Può essere suddiviso in capitoli e ripreso tante volte, in modo da trovarvi preparati quando frequenterete un mio workshop sulla gestione del colore 🙂

About Gabriele Spadoni

Fotografo, informatico e blogger con mille idee per la testa e un approccio scientifico alla gestione del colore. Scrivo articoli informatici come li vorrei leggere sulle riviste specializzate.

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3 comments

  1. Ma questo blog è una miniera di oro e diamanti!!!

    Bellissima intervista tra due ottimi fotografi che conoscono bene l’ambiente. Uso TM panel da un bel pò e mi trovo meglio rispetto alla concorrenza tipo TK e compagnia cantante.

    Bravi!

  2. Grande Gas!!!!
    Però pensa anche a chi non sa l’inglese e consiglia qualche libro valido in italiano

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